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Anna Lisa Bellini - News https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en 2024-04-27T14:10:53+00:00 Anna Lisa Bellini Componente della Giuria -37° Concorso Pianistico Nazionale J.S. BACH - Città di Sestri Levante 2024-04-21T13:28:47+00:00 2024-04-21T13:28:47+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/331-componente-della-giuria-37-concorso-pianistico-nazionale-j-s-bach-citta-di-sestri-levante Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt=""></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt=""></p> Concerto 20 aprile 2024 - Il Liceo Musicale "S. Rosa da Viterbo" partecipa all'evento con Daniele Fontana, allievo di Anna Lisa Bellini. 2024-04-17T04:29:12+00:00 2024-04-17T04:29:12+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/330-concerto-20-aprile-2024 Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt="Il Liceo Musicale &quot;S. Rosa da Viterbo&quot; partecipa all&#039;evento con Daniele Fontana, allievo di Anna Lisa Bellini. "></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt="Il Liceo Musicale &quot;S. Rosa da Viterbo&quot; partecipa all&#039;evento con Daniele Fontana, allievo di Anna Lisa Bellini. "></p> I capolavori della musica da camera - Carlo Maria Parazzoli violino, Anna Lisa Bellini pianoforte 2024-02-26T05:57:01+00:00 2024-02-26T05:57:01+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/329-i-capolavori-della-musica-da-camera-carlo-maria-parazzoli-violino-anna-lisa-bellini-pianoforte Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt=""></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt=""></p> Concerto Allievi - sabato 17 febbraio 2024 - CAPRANICA (VT) Tempio Romanico di San Francesco 2024-02-07T19:53:38+00:00 2024-02-07T19:53:38+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/326-concerto-allievi-sabato-17-febbraio-2024-capranica-vt-tempio-romanico-di-san-francesco Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt=""></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt=""></p> Concerto Allievi - sabato 27 gennaio 2024 - GALLESE Museo Marco Scacchi 2024-02-07T19:49:56+00:00 2024-02-07T19:49:56+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/325-concerto-allievi-sabato-27-gennaio-2024-gallese-museo-marco-scacchi-4 Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt=""></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it/" alt=""></p> MASTER CLASS DI PIANOFORTE 2023-05-18T17:42:26+00:00 2023-05-18T17:42:26+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/309-master-class-di-pianoforte Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/2023_Chiusi_della_Verna_Corsi_Internazionali.jpg" alt=""></p><p><strong>CORSI INTERNAZIONALI DI PERFEZIONAMENTO MUSICALE<br /></strong>29.08 -2.09.2023 CHIUSI DELLA VERNA ( AR)<strong><br />ANNA LISA BELLINI Corso di Pianoforte<br /></strong></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/2023_Chiusi_della_Verna_Corsi_Internazionali.jpg" alt=""></p><p><strong>CORSI INTERNAZIONALI DI PERFEZIONAMENTO MUSICALE<br /></strong>29.08 -2.09.2023 CHIUSI DELLA VERNA ( AR)<strong><br />ANNA LISA BELLINI Corso di Pianoforte<br /></strong></p> Componente della Giuria -1er Concours International de piano de Saint Paul Trois Château 2023-03-24T07:28:45+00:00 2023-03-24T07:28:45+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/308-componente-della-giuria-1er-concours-international-de-piano-de-saint-paul-trois-chateau Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Concours_piano_francais-768x1087.jpg" alt=""></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Concours_piano_francais-768x1087.jpg" alt=""></p> Componente della Giuria -35° Concorso Pianistico Città di Albenga 2022-11-13T07:07:27+00:00 2022-11-13T07:07:27+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/301-componente-della-giuria-35-concorso-pianistico-citta-di-albenga Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Screenshot_2022-11-13-09-00-05-465_comandroidchrome_2.jpg" alt=""></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Screenshot_2022-11-13-09-00-05-465_comandroidchrome_2.jpg" alt=""></p> Saturday 22h, October 2022 - VETRALLA (VT) 2022-10-18T18:36:19+00:00 2022-10-18T18:36:19+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/298-saturday-22h-october-2022-vetralla-vt Anna Lisa Bellini <p>Salotto Musicale Operaextravaganza</p> <p><b>Luigi De Filippi</b> <em><strong>violin<br /></strong></em><strong>Anna Lisa BELLINI </strong><em><strong>piano</strong></em><strong><em><br /></em></strong>Beethoven Sonata in A major n.9 op.47 "Kreutzer"</p> <p>Salotto Musicale Operaextravaganza</p> <p><b>Luigi De Filippi</b> <em><strong>violin<br /></strong></em><strong>Anna Lisa BELLINI </strong><em><strong>piano</strong></em><strong><em><br /></em></strong>Beethoven Sonata in A major n.9 op.47 "Kreutzer"</p> Corsi Internazionali di perfezionamento musicale 2022-08-18T05:57:25+00:00 2022-08-18T05:57:25+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/296-corsi-internazionali-di-perfezionamento-musicale Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/WhatsApp_Image_2022-06-08_at_215337.jpeg" alt=""></p><p>29.08-03.09.2022 CHIUSI DELLA VERNA<br /><strong>ANNA LISA BELLINI</strong> pianoforte</p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/WhatsApp_Image_2022-06-08_at_215337.jpeg" alt=""></p><p>29.08-03.09.2022 CHIUSI DELLA VERNA<br /><strong>ANNA LISA BELLINI</strong> pianoforte</p> 22 e 23 dicembre 2021 - Due giornate dedicate a Maria Tipo che compie 90 anni 2021-12-15T15:47:29+00:00 2021-12-15T15:47:29+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/268-due-giornate-dedicate-a-maria-tipo-che-compie-90-anni Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it/images/2021/12/15/Maria Tipo 90.jpg" alt="" /></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it/images/2021/12/15/Maria Tipo 90.jpg" alt="" /></p> Anna Lisa Bellini incanta Sutri. Tra Beethoven e Chopin 2021-09-09T15:33:32+00:00 2021-09-09T15:33:32+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/263-anna-lisa-bellini-incanta-sutri-tra-beethoven-e-chopin Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Bellinithumbnail.jpeg" alt=""></p><p>Articolo di: Teo Orlando</p> <p>Il 4 settembre 2021 è stata la data del concerto inaugurale del Festival Beethoven di Sutri, giunto alla ventesima edizione. La pianista Anna Lisa Bellini si è esibita in un'interpretazione di grandissima sensibilità, "narrando il tempo", come si legge nella formulazione del titolo del suo concerto.<br />La prima parte del concerto riguarda la difficilissima Sonata n. 30 in mi maggiore op.109, che avevamo già ascoltato nell'interpretazione di Giovanni Bellucci. È la prima del gruppo delle ultime tre Sonate per pianoforte: venne concepita nel 1819, composta nel 1820 e poi pubblicata nel 1821. Per queste sonate si è spesso parlato del terzo stile di Beethoven: quello che coincide con un'assoluta libertà che oltrepassa i limiti della tradizionale forma-sonata; il tradizionale contrappunto cede alle arditezze che scardinano la morfologia armonica convenzionale.<br />Nella immediatamente precedente Sonata 'Hammerklavier' op. 106, Beethoven aveva portato alle estreme conseguenze la scansione a quattro movimenti della sonata. Qui, e nelle successive due sonate, Beethoven raggiunse una nuova concisione e flessibilità. Non si piegano a nessun ordine convenzionale di eventi, e il peso e la distribuzione dei movimenti sono unici in ogni caso. L'op. 109 (come anche l'op. 111) termina con movimenti lenti in forma di variazione e si realizza in atmosfere di tranquillità che sarebbero state sconvolte dal ritorno con i piedi per terra di un finale ortodosso. Nell'op. 109 il movimento finale si basa sul contrasto delle variazioni, mentre nell'op. 111 sulla loro graduale accumulazione.<br />Il primo mantiene la sua fedeltà a sé stesso fino al riemergere del tema originale, il secondo prende le ali in una lunga coda trasfigurata. Nell'op. 110 abbiamo il finale più insolito di tutti: una combinazione di recitativo, aria e fuga. L'op. 109 precede il suo ampio finale di variazioni con due brevi movimenti, entrambi secondo la tipica forma sonata. Il primo, in appena quattro minuti, stabilisce un carattere duale attraverso l'opposizione diretta di temi in vivace e in adagio, con il secondo che interrompe il primo quasi subito. <br />È notevole che nel vivace non vi sia nessun senso di fretta: infatti, Beethoven vi aggiunse la nota "ma non troppo", sicché comincia dispiegando un tema diatonico che somiglia a un corale spezzato. Nella coda, la prima idea abbandona la sua figurazione bachiana per una frase ispirata di pura armonia. Come nel Quarto Concerto per pianoforte e orchestra, Beethoven mostra la forza della tenerezza. Poi, senza una pausa, il secondo movimento infrange lo stato d'animo contemplativo in un prestissimo in mi minore in tempo di 6/8, risolutamente determinato. I passi nel basso sono da rimarcare: sono sviluppati come un tema indipendente più tardi, dando così un nuovo significato al ritorno dell'apertura.<br />Per quanto riguarda il tema della variazione, è una delle melodie più intime e toccanti di Beethoven, seguita con precisione classica ma con una vasta gamma di tessiture. L'ultima costruisce una grande climax di trilli, da cui emerge il tema originale, ineffabilmente valorizzato alla luce di tutte queste avventure. Apprezzabilissimo lo sforzo di Anna Lisa Bellini per rendere nella maniera più sofisticata le sfumature timbriche di questa sonata, anche se l'acustica della Chiesa di San Francesco non era forse la più adatta per questo tipo di sonorità.<br />Alla grande sonata beethoveniana, segue un breve ma intenso pezzo del compositore Mario Guido Scappucci, Passeggiata in riva al mare, dagli echi neoromantici, che ricordano alla lontana Schumann e Mendelssohn. La forte cantabilità del brano viene ben compresa dalla Bellini.<br />Il concerto si chiude con un'altra composizione celeberrima, i 24 Préludes op. 28 di Fryderyk Chopin, ciclo pianistico composto tra il 1836 e il 1839. Sono una sorta di tour de force per ogni pianista che si rispetti, ma al contempo offrono una fruibilità ben maggiore della sonata 109 beethoveniana, anche per il largo pubblico.<br />Potremmo dire che sono quasi una ripresa dei temi del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach in chiave spiccatamente romantica, con la loro tensione tra cupa malinconia, melodiosità poetica e passione potentemente ardente.<br />L'orientamento verso i Preludi di Bach non è solo evidente esternamente nel titolo dell'opera, ma anche nella condensazione e riduzione costruttiva del materiale, che mostra la maestria di Chopin nell'enunciazione concisa e nella forma ridotta, come vediamo altresì nelle Mazurche e negli Studi. La denominazione francese Préludes indica che il compositore ha abbandonato la funzione originale del preludio e ha fatto riferimento al significato secondario del termine intendendo il preludio come una fantasia, con le sue armonie lungimiranti.<br />Diversamente dal Clavicembalo ben temperato, i singoli pezzi, che Chopin mise solo più tardi in uno schema di chiavi adeguato, non seguono la scala cromatica da Do a Si, ma il cerchio delle quinte, ognuno con un parallelo minore. Il primo Preludio in Do maggiore è così seguito da uno in La minore, il successivo in Sol maggiore da uno in Mi minore fino al Preludio finale in Re minore.<br />I preludi si sviluppano ciascuno a partire da un'idea centrale con un motivo dominante che spesso si estende su una sola battuta o sezione di battuta. La sequenza ciclica lega i singoli pezzi in una drammaturgia globale. La forma è proporzionata, e lo sviluppo del materiale fa a meno di confini fluidi o frasi velate. Di regola, i pezzi sono semplici forme di canzoni a due o tre parti.<br />Le esigenze pianistiche del ciclo vanno dai pezzi semplici a quelli di medio grado fino a composizioni altamente virtuosistiche, come il drammatico Preludio in si bemolle minore no. 16, con i suoi salti di ottava nella mano sinistra e le furiose semicrome nella destra, o il pezzo conclusivo in re minore, che può essere considerato il culmine pianistico della raccolta con la sua ampia figura di basso, l'ornamentazione, i trilli, le scale che corrono nei registri alti e la cascata di terze in fortissimo dalla battuta 55. <br />La Bellini è stata all'altezza del compito, non a caso scandito da uno scrosciare di applausi e da una richiesta di più di un bis, concretizzatosi nella Siciliana dalla Sonata in mi bemolle maggiore per flauto traverso e clavicembalo, di Johann Sebastian Bach, ideale suggello di un concerto in cui il virtuosismo pianistico è stato esaltato.</p> <p>Pubblicato in: <br />GN42 Anno XIII 9 settembre 2021</p> <p>Link all'articolo: <a href="http://www.gothicnetwork.org/articoli/anna-lisa-bellini-incanta-sutri-tra-beethoven-chopin" target="_blank" rel="noopener noreferrer">http://www.gothicnetwork.org/articoli/anna-lisa-bellini-incanta-sutri-tra-beethoven-chopin</a></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Bellinithumbnail.jpeg" alt=""></p><p>Articolo di: Teo Orlando</p> <p>Il 4 settembre 2021 è stata la data del concerto inaugurale del Festival Beethoven di Sutri, giunto alla ventesima edizione. La pianista Anna Lisa Bellini si è esibita in un'interpretazione di grandissima sensibilità, "narrando il tempo", come si legge nella formulazione del titolo del suo concerto.<br />La prima parte del concerto riguarda la difficilissima Sonata n. 30 in mi maggiore op.109, che avevamo già ascoltato nell'interpretazione di Giovanni Bellucci. È la prima del gruppo delle ultime tre Sonate per pianoforte: venne concepita nel 1819, composta nel 1820 e poi pubblicata nel 1821. Per queste sonate si è spesso parlato del terzo stile di Beethoven: quello che coincide con un'assoluta libertà che oltrepassa i limiti della tradizionale forma-sonata; il tradizionale contrappunto cede alle arditezze che scardinano la morfologia armonica convenzionale.<br />Nella immediatamente precedente Sonata 'Hammerklavier' op. 106, Beethoven aveva portato alle estreme conseguenze la scansione a quattro movimenti della sonata. Qui, e nelle successive due sonate, Beethoven raggiunse una nuova concisione e flessibilità. Non si piegano a nessun ordine convenzionale di eventi, e il peso e la distribuzione dei movimenti sono unici in ogni caso. L'op. 109 (come anche l'op. 111) termina con movimenti lenti in forma di variazione e si realizza in atmosfere di tranquillità che sarebbero state sconvolte dal ritorno con i piedi per terra di un finale ortodosso. Nell'op. 109 il movimento finale si basa sul contrasto delle variazioni, mentre nell'op. 111 sulla loro graduale accumulazione.<br />Il primo mantiene la sua fedeltà a sé stesso fino al riemergere del tema originale, il secondo prende le ali in una lunga coda trasfigurata. Nell'op. 110 abbiamo il finale più insolito di tutti: una combinazione di recitativo, aria e fuga. L'op. 109 precede il suo ampio finale di variazioni con due brevi movimenti, entrambi secondo la tipica forma sonata. Il primo, in appena quattro minuti, stabilisce un carattere duale attraverso l'opposizione diretta di temi in vivace e in adagio, con il secondo che interrompe il primo quasi subito. <br />È notevole che nel vivace non vi sia nessun senso di fretta: infatti, Beethoven vi aggiunse la nota "ma non troppo", sicché comincia dispiegando un tema diatonico che somiglia a un corale spezzato. Nella coda, la prima idea abbandona la sua figurazione bachiana per una frase ispirata di pura armonia. Come nel Quarto Concerto per pianoforte e orchestra, Beethoven mostra la forza della tenerezza. Poi, senza una pausa, il secondo movimento infrange lo stato d'animo contemplativo in un prestissimo in mi minore in tempo di 6/8, risolutamente determinato. I passi nel basso sono da rimarcare: sono sviluppati come un tema indipendente più tardi, dando così un nuovo significato al ritorno dell'apertura.<br />Per quanto riguarda il tema della variazione, è una delle melodie più intime e toccanti di Beethoven, seguita con precisione classica ma con una vasta gamma di tessiture. L'ultima costruisce una grande climax di trilli, da cui emerge il tema originale, ineffabilmente valorizzato alla luce di tutte queste avventure. Apprezzabilissimo lo sforzo di Anna Lisa Bellini per rendere nella maniera più sofisticata le sfumature timbriche di questa sonata, anche se l'acustica della Chiesa di San Francesco non era forse la più adatta per questo tipo di sonorità.<br />Alla grande sonata beethoveniana, segue un breve ma intenso pezzo del compositore Mario Guido Scappucci, Passeggiata in riva al mare, dagli echi neoromantici, che ricordano alla lontana Schumann e Mendelssohn. La forte cantabilità del brano viene ben compresa dalla Bellini.<br />Il concerto si chiude con un'altra composizione celeberrima, i 24 Préludes op. 28 di Fryderyk Chopin, ciclo pianistico composto tra il 1836 e il 1839. Sono una sorta di tour de force per ogni pianista che si rispetti, ma al contempo offrono una fruibilità ben maggiore della sonata 109 beethoveniana, anche per il largo pubblico.<br />Potremmo dire che sono quasi una ripresa dei temi del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach in chiave spiccatamente romantica, con la loro tensione tra cupa malinconia, melodiosità poetica e passione potentemente ardente.<br />L'orientamento verso i Preludi di Bach non è solo evidente esternamente nel titolo dell'opera, ma anche nella condensazione e riduzione costruttiva del materiale, che mostra la maestria di Chopin nell'enunciazione concisa e nella forma ridotta, come vediamo altresì nelle Mazurche e negli Studi. La denominazione francese Préludes indica che il compositore ha abbandonato la funzione originale del preludio e ha fatto riferimento al significato secondario del termine intendendo il preludio come una fantasia, con le sue armonie lungimiranti.<br />Diversamente dal Clavicembalo ben temperato, i singoli pezzi, che Chopin mise solo più tardi in uno schema di chiavi adeguato, non seguono la scala cromatica da Do a Si, ma il cerchio delle quinte, ognuno con un parallelo minore. Il primo Preludio in Do maggiore è così seguito da uno in La minore, il successivo in Sol maggiore da uno in Mi minore fino al Preludio finale in Re minore.<br />I preludi si sviluppano ciascuno a partire da un'idea centrale con un motivo dominante che spesso si estende su una sola battuta o sezione di battuta. La sequenza ciclica lega i singoli pezzi in una drammaturgia globale. La forma è proporzionata, e lo sviluppo del materiale fa a meno di confini fluidi o frasi velate. Di regola, i pezzi sono semplici forme di canzoni a due o tre parti.<br />Le esigenze pianistiche del ciclo vanno dai pezzi semplici a quelli di medio grado fino a composizioni altamente virtuosistiche, come il drammatico Preludio in si bemolle minore no. 16, con i suoi salti di ottava nella mano sinistra e le furiose semicrome nella destra, o il pezzo conclusivo in re minore, che può essere considerato il culmine pianistico della raccolta con la sua ampia figura di basso, l'ornamentazione, i trilli, le scale che corrono nei registri alti e la cascata di terze in fortissimo dalla battuta 55. <br />La Bellini è stata all'altezza del compito, non a caso scandito da uno scrosciare di applausi e da una richiesta di più di un bis, concretizzatosi nella Siciliana dalla Sonata in mi bemolle maggiore per flauto traverso e clavicembalo, di Johann Sebastian Bach, ideale suggello di un concerto in cui il virtuosismo pianistico è stato esaltato.</p> <p>Pubblicato in: <br />GN42 Anno XIII 9 settembre 2021</p> <p>Link all'articolo: <a href="http://www.gothicnetwork.org/articoli/anna-lisa-bellini-incanta-sutri-tra-beethoven-chopin" target="_blank" rel="noopener noreferrer">http://www.gothicnetwork.org/articoli/anna-lisa-bellini-incanta-sutri-tra-beethoven-chopin</a></p> Premio Efebo Città di Sutri 2019 2020-08-01T16:12:19+00:00 2020-08-01T16:12:19+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/250-premio-efebo-citta-di-sutri-2019 Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Premio_Efebo.jpeg" alt=""></p><p>28 giugno 2019 - Anna Lisa Bellini riceve il "Premio Efebo Città di Sutri", conferito dal Sindaco di Sutri Prof. On. Vittorio Sgarbi, Ass. al Turismo e al Talento Dott.ssa Claudia Mercuri, direttore artistico Prof. Maurizio Oriente.</p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Premio_Efebo.jpeg" alt=""></p><p>28 giugno 2019 - Anna Lisa Bellini riceve il "Premio Efebo Città di Sutri", conferito dal Sindaco di Sutri Prof. On. Vittorio Sgarbi, Ass. al Turismo e al Talento Dott.ssa Claudia Mercuri, direttore artistico Prof. Maurizio Oriente.</p> Concerto di chiusura del Beethoven Festival Sutri 2019, alla presenza del Sindaco di Sutri Prof. Vittorio Sgarbi - CORRIERE DI VITERBO 6 agosto 2019 2019-08-19T14:52:51+00:00 2019-08-19T14:52:51+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/238-corriere-di-viterbo-6-agosto-2019 Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/img/Concerto-chiusura-beethoven-Festival-Sutri-Sgarbi.jpg" alt=""></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/img/Concerto-chiusura-beethoven-Festival-Sutri-Sgarbi.jpg" alt=""></p> Note d'arte - Palazzo Altieri - 9-14-23 maggio 2019-04-19T12:01:12+00:00 2019-04-19T12:01:12+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/221-note-d-arte-palazzo-altieri-9-14-23-maggio Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/2019-Locandina-Note-dArte---Oriolo-Romano.jpg" alt=""></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/2019-Locandina-Note-dArte---Oriolo-Romano.jpg" alt=""></p> Alte Musik mit neuer Frische 2018-09-07T05:45:04+00:00 2018-09-07T05:45:04+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/173-alte-musik-mit-neuer-frische Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/156333285-h-720.jpg" alt=""></p><p><strong>Zum Auftakt des Marschner Festivals spielt das Kammerorchester Deutsche Spohr Akademie mit Nachwuchsmusikern.</strong></p> <p><em>Nachwuchs und etablierte Künstler vereint (von links): Vivica Percy (Violine), Halina Leutava (Violine), Dirigentin Ariane Mathäus, Anna-Lisa Bellini (Klavier), Matteo Bonaccorso (Flöte) gestalteten den Auftakt zum 42. Marschner-Festival in Hinterzarten.</em></p> <p>HINTERZARTEN. Das Kammerorchester Deutsche Spohr Akademie spielte zum Auftakt des Marschner Festivals 2018 in Hinterzarten. Mit von der Partie waren Anna-Lisa Bellini am Klavier und Vivica Percy an der Violine. Das Klavierspiel von Bellini ist reich an Farben und großen Gefühlen, Dirigentin Ariane Mathäus vereint etablierte Namen mit jungen Karrieren und Geigerin Vivica Percy spielt mit Bravour Wolfgang Marschners anspruchsvolle Kadenzen. So wurde das Konzert in Hinterzartens evangelischer Kirche zu einem Klassikhöhepunkt mit einem gelungenen Mix aus Begabung und Können.</p> <p>Der Meister selbst ist gekommen. Inzwischen ist er 92 Jahre alt, aber trotz des hohen Alters ein Lehrer, Komponist und wie eh und je mit dem absoluten Gehör und sicherem Urteil: Professor Wolfgang Marschner, der Namensgeber des Festivals. Es lädt in seiner 42. Auflage noch bis Ende September mit drei Veranstaltungen Musikbegeisterte zum Genießen ein. Der Bogen an Musik spannt sich an diesem Abend von Marschner über Vivaldi, Mozart bis zu Chopin. Und im Orchester musizieren Jungkünstler neben etablierten Größen. Dirigiert wird das Kammerorchester Deutsche Spohr Akademie von Ariane Mathäus, sie leitet künstlerisch die Freiburger Pflüger-Stiftung und das Festival in Hinterzarten.</p> <p>Ein erstes Beispiel für eine begabte Nachwuchskünstlerin und ehemalige Pflüger-Schülerin ist Ann-Christine Klaas aus Rostock, die von Mathäus zu diesem Konzert eingeladen wurde. Die junge Geigerin studiert mittlerweile im zweiten Semester den Master. In Antonio Vivaldis Concerto Grosso für vier Violinen spielt sie mit Begeisterung neben der Konzert-meisterin des SWR-Sinfonieorchesters, Vivica Percy. Im darauffolgenden C-Dur-Konzert von Vivaldi hat Percy den Nach-wuchsflötisten Matteo Bonaccorso aus Italien an ihrer Seite. Bonaccorso und Klaas sind anschließend auch in Mozarts Quartett für Flöte und Streicher zu erleben, das besonders im Arioso mesto sei-nen musikalischen Reiz entfaltet.</p> <p>Wichtig für eine Laufbahn in einem Kammer- oder Sinfonieorchester ist es, frühzeitig in einer Formation zusammen mit anderen zu musizieren. Im Orchester geschieht viel mehr als im Einzelunterricht: Man lernt, auf den anderen zu hören und ihm zu vertrauen. Das gilt auch für Halina Leutava. In Hinterzarten ist sie im romantischen Nocturne D-Dur von Fryderyk Chopin zu hören, das Wolfgang Marschner für zwei Violinen und Streicher eingerichtet hat. In diesem Stück interpretieren Leutava und Percy die großen Intervalle effektvoll und zart in feinen musikalischen Gesten. Für die Nachwuchskünstlerin ist es, wie sie sagt, "eine sehr gute Erfahrung". Die 23-jährige Leutava, die vom sechsten Lebensjahr an in der Pflügerschule an der Violine unterrichtet wurde, studiert heute in Mainz. Ihr Ziel: Orchester, Kammermusik oder Pädagogik.</p> <p>Zu den Trois Preludes für Violine scherzte Vivica Percy mit dem Komponisten Marschner nach Ende des Konzerts: "Haben Sie Ihre Stücke wiedererkannt?" Marschner, meinungsfreudig und respektvoll zugleich, gratuliert seiner ehemaligen Schülerin, die von ihm unterrichtet wurde, als sie 13 Jahre alt war. Ihr perfekt ausgearbeiteter Vortrag wird zum Auslöser für ein Gespräch, in dem es um diese spezielle, ohne jeden Taktstrich komponierte Musik und ihren Kadenz-Charakter geht. Percy hat sie auf höchstem technischen Niveau interpretiert.</p> <p>Pianistin Anna-Lisa Bellini aus Italien ist zum wiederholten Mal in Hinterzarten. Sie liebt an Chopin seine Nähe zu großen menschlichen Gefühlen. Sie vergleicht den Komponisten mit einem "Regenbogen, in dem alle Farben zur Erscheinung kommen". In Chopins vier Etüden, der Dis-Moll-Fantasie, der Nocturne und Chopins Andante spianato e Grande Polacca Brillante für Klavier und Orchester im Finale zeigt Bellini das ganze Können einer erfahrenen, jedem Publikum gewachsenen Künstlerin.</p> <p>Für Professor Marschner ist das Heranführen von Talenten an die großen Musiker ein wesentlicher Teil der Musikkultur. Das Aufeinanderhören fördert die Entwicklung des Einzelnen. Dieser im Kern pädagogische Ansatz liegt dem Festivalgründer besonders am Herzen. Auch seine Nachfolgerin Ariane Mathäus setzt diese Linie mit viel Charme und Idealismus fort. "Diese Kombination", so die Festivalleiterin, "gibt der Musik die Frische."</p> <p>Die weiteren Konzerte: Sonntag, 9. September, 17 Uhr, Kurhaus: Die junge Geigerin Sophie Wang stellt mit dem Pianisten Boris Kuszenow Werke ihrer neuen CD vor; Sonntag, 16. September, 17 Uhr, evangelische Kirche: Junge Streichertalente spielen Stücke von Bach, van Bree, Dvorák und Sarasate; Sonntag, 23. September, 17 Uhr, katholische Kirche: Vivaldis "Vier Jahreszeiten" mit der Solistin Myvanwy Ella Penny und Schuberts "Der Tod und das Mädchen".</p> <p><a href="http://www.badische-zeitung.de/hinterzarten/alte-musik-mit-neuer-frische--156333294.html">LINK &gt;</a></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/156333285-h-720.jpg" alt=""></p><p><strong>Zum Auftakt des Marschner Festivals spielt das Kammerorchester Deutsche Spohr Akademie mit Nachwuchsmusikern.</strong></p> <p><em>Nachwuchs und etablierte Künstler vereint (von links): Vivica Percy (Violine), Halina Leutava (Violine), Dirigentin Ariane Mathäus, Anna-Lisa Bellini (Klavier), Matteo Bonaccorso (Flöte) gestalteten den Auftakt zum 42. Marschner-Festival in Hinterzarten.</em></p> <p>HINTERZARTEN. Das Kammerorchester Deutsche Spohr Akademie spielte zum Auftakt des Marschner Festivals 2018 in Hinterzarten. Mit von der Partie waren Anna-Lisa Bellini am Klavier und Vivica Percy an der Violine. Das Klavierspiel von Bellini ist reich an Farben und großen Gefühlen, Dirigentin Ariane Mathäus vereint etablierte Namen mit jungen Karrieren und Geigerin Vivica Percy spielt mit Bravour Wolfgang Marschners anspruchsvolle Kadenzen. So wurde das Konzert in Hinterzartens evangelischer Kirche zu einem Klassikhöhepunkt mit einem gelungenen Mix aus Begabung und Können.</p> <p>Der Meister selbst ist gekommen. Inzwischen ist er 92 Jahre alt, aber trotz des hohen Alters ein Lehrer, Komponist und wie eh und je mit dem absoluten Gehör und sicherem Urteil: Professor Wolfgang Marschner, der Namensgeber des Festivals. Es lädt in seiner 42. Auflage noch bis Ende September mit drei Veranstaltungen Musikbegeisterte zum Genießen ein. Der Bogen an Musik spannt sich an diesem Abend von Marschner über Vivaldi, Mozart bis zu Chopin. Und im Orchester musizieren Jungkünstler neben etablierten Größen. Dirigiert wird das Kammerorchester Deutsche Spohr Akademie von Ariane Mathäus, sie leitet künstlerisch die Freiburger Pflüger-Stiftung und das Festival in Hinterzarten.</p> <p>Ein erstes Beispiel für eine begabte Nachwuchskünstlerin und ehemalige Pflüger-Schülerin ist Ann-Christine Klaas aus Rostock, die von Mathäus zu diesem Konzert eingeladen wurde. Die junge Geigerin studiert mittlerweile im zweiten Semester den Master. In Antonio Vivaldis Concerto Grosso für vier Violinen spielt sie mit Begeisterung neben der Konzert-meisterin des SWR-Sinfonieorchesters, Vivica Percy. Im darauffolgenden C-Dur-Konzert von Vivaldi hat Percy den Nach-wuchsflötisten Matteo Bonaccorso aus Italien an ihrer Seite. Bonaccorso und Klaas sind anschließend auch in Mozarts Quartett für Flöte und Streicher zu erleben, das besonders im Arioso mesto sei-nen musikalischen Reiz entfaltet.</p> <p>Wichtig für eine Laufbahn in einem Kammer- oder Sinfonieorchester ist es, frühzeitig in einer Formation zusammen mit anderen zu musizieren. Im Orchester geschieht viel mehr als im Einzelunterricht: Man lernt, auf den anderen zu hören und ihm zu vertrauen. Das gilt auch für Halina Leutava. In Hinterzarten ist sie im romantischen Nocturne D-Dur von Fryderyk Chopin zu hören, das Wolfgang Marschner für zwei Violinen und Streicher eingerichtet hat. In diesem Stück interpretieren Leutava und Percy die großen Intervalle effektvoll und zart in feinen musikalischen Gesten. Für die Nachwuchskünstlerin ist es, wie sie sagt, "eine sehr gute Erfahrung". Die 23-jährige Leutava, die vom sechsten Lebensjahr an in der Pflügerschule an der Violine unterrichtet wurde, studiert heute in Mainz. Ihr Ziel: Orchester, Kammermusik oder Pädagogik.</p> <p>Zu den Trois Preludes für Violine scherzte Vivica Percy mit dem Komponisten Marschner nach Ende des Konzerts: "Haben Sie Ihre Stücke wiedererkannt?" Marschner, meinungsfreudig und respektvoll zugleich, gratuliert seiner ehemaligen Schülerin, die von ihm unterrichtet wurde, als sie 13 Jahre alt war. Ihr perfekt ausgearbeiteter Vortrag wird zum Auslöser für ein Gespräch, in dem es um diese spezielle, ohne jeden Taktstrich komponierte Musik und ihren Kadenz-Charakter geht. Percy hat sie auf höchstem technischen Niveau interpretiert.</p> <p>Pianistin Anna-Lisa Bellini aus Italien ist zum wiederholten Mal in Hinterzarten. Sie liebt an Chopin seine Nähe zu großen menschlichen Gefühlen. Sie vergleicht den Komponisten mit einem "Regenbogen, in dem alle Farben zur Erscheinung kommen". In Chopins vier Etüden, der Dis-Moll-Fantasie, der Nocturne und Chopins Andante spianato e Grande Polacca Brillante für Klavier und Orchester im Finale zeigt Bellini das ganze Können einer erfahrenen, jedem Publikum gewachsenen Künstlerin.</p> <p>Für Professor Marschner ist das Heranführen von Talenten an die großen Musiker ein wesentlicher Teil der Musikkultur. Das Aufeinanderhören fördert die Entwicklung des Einzelnen. Dieser im Kern pädagogische Ansatz liegt dem Festivalgründer besonders am Herzen. Auch seine Nachfolgerin Ariane Mathäus setzt diese Linie mit viel Charme und Idealismus fort. "Diese Kombination", so die Festivalleiterin, "gibt der Musik die Frische."</p> <p>Die weiteren Konzerte: Sonntag, 9. September, 17 Uhr, Kurhaus: Die junge Geigerin Sophie Wang stellt mit dem Pianisten Boris Kuszenow Werke ihrer neuen CD vor; Sonntag, 16. September, 17 Uhr, evangelische Kirche: Junge Streichertalente spielen Stücke von Bach, van Bree, Dvorák und Sarasate; Sonntag, 23. September, 17 Uhr, katholische Kirche: Vivaldis "Vier Jahreszeiten" mit der Solistin Myvanwy Ella Penny und Schuberts "Der Tod und das Mädchen".</p> <p><a href="http://www.badische-zeitung.de/hinterzarten/alte-musik-mit-neuer-frische--156333294.html">LINK &gt;</a></p> Anna Lisa Bellini a Messina - Gazzetta del Sud 2018-02-21T08:23:53+00:00 2018-02-21T08:23:53+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/163-anna-lisa-bellini-a-messina-gazzetta-del-sud Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Gazzetta-del-Sud-18-02-2018-2.jpg" alt=""></p><p>Anna Lisa Bellini a Messina - Gazzetta del Sud</p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/Gazzetta-del-Sud-18-02-2018-2.jpg" alt=""></p><p>Anna Lisa Bellini a Messina - Gazzetta del Sud</p> Una straordinaria Anna Lisa Bellini porta la ballata romantica ai “Concerti in Floridiana” 2017-05-05T08:30:19+00:00 2017-05-05T08:30:19+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/117-una-straordinaria-anna-lisa-bellini-porta-la-ballata-romantica-ai-concerti-in-floridiana Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/anna-lisa-bellini-foto-cerrito1.jpg" alt=""></p><p><em>Pubblicato il maggio 4, 2017</em></p> <p>Nata con lo scopo di abbinare musica e poesia, la ballata ebbe una discreta diffusione fra il XIII ed il XV secolo.<br /> A partire dalla prima metà dell’Ottocento il termine, grazie a Fryderyk Chopin (1810-1849) venne utilizzato anche per identificare un brano di ispirazione letteraria, affidato esclusivamente alle note del pianoforte.<br /> Il suddetto genere è stato al centro del secondo appuntamento con i “Concerti in Floridiana”, rassegna organizzata dall’Associazione Golfo Mistico, che ha ospitato, nella “Gran Galleria” del Museo Duca di Martina, la prestigiosa pianista Anna Lisa Bellini, confrontatasi con alcune ballate del periodo romantico.<br /> L’apertura era rivolta alle Quattro ballate op.10 di Johannes Brahms (1833-1897), scritte nel 1854 prendendo come riferimento la ballata scozzese “Edward”, tradotta in tedesco dal poeta, filosofo e teologo Johann Gottfried von Herder, e da lui inserita nella raccolta Volkslieder (1778-79), il cui scopo era di evidenziare il rapporto, instaurato attraverso il canto tradizionale, fra i popoli e le loro lingue.<br /> La particolarità del pezzo di Brahms consisteva nel fornire ai due protagonisti precisi connotati psicologici, che nella ballata si possono solamente intuire, in quanto essa è formata da un brevissimo dialogo di crescente drammaticità fra Edward, colpevole di parricidio, e sua madre.<br /> La successiva Ballata n. 2 in si minore di Franz Liszt (1811-1886), datata 1853, fu composta dall’autore ungherese durante il soggiorno a Weimar.<br /> Il brano è noto anche con l’appellativo di “Ero e Leandro”, in quanto ispirato alla omonima lirica del poeta greco Museo Grammatico, tratta dalla mitologia e basata sulla tragica vicenda dei due giovani amanti, che abitavano sulle sponde opposte dello stretto dei Dardanelli e si incontravano tutte le sere grazie al fatto che Leandro attraversava quel braccio di mare a nuoto, guidato dalla lucerna di Ero.<br /> Finché, in una notte di tempesta, la lucerna si spense e Leandro, avendo perso l’orientamento, annegò.<br /> All’alba il suo corpo esanime venne scoperto da Ero che, per la disperazione, si uccise buttandosi da una torre.<br /> La composizione descriverebbe minuziosamente questi eventi e, addirittura, il grande Claudio Arrau asseriva di aver identificato il punto preciso della partitura corrispondente all’annegamento di Leandro.<br /> Il concerto si è chiuso nel segno di Chopin, con due delle sue quattro ballate, la n.3 in la bemolle maggiore op. 47 (1841) e la n.4 in fa minore op. 52 (1842), dedicate rispettivamente all’alunna Pauline de Noailles e alla baronessa Charlotte de Rothschild.<br /> Secondo la tradizione, avallata anche da Schumann, Chopin come fonte di ispirazione utilizzò la raccolta intitolata Ballady i romanse (1822) del connazionale Adam Mickiewicz e, in particolare, la terza ballata seguirebbe le vicende di “Switezianka”, tragica storia d’amore fra un’ondina ed un cavaliere, mentre la quarta si riferirebbe a “Trzech Budrysów”, dove tre fratelli lasciano il loro paese in cerca di fortuna e ognuno di loro ritorna con una ragazza da sposare.<br /> Per quanto riguarda Anna Lisa Bellini, già assoluta protagonista nelle passate edizioni della rassegna, ha confermato tutta la sua bravura, dando vita ad un’interpretazione di altissimo livello, che ha evidenziato in pieno quella ricchezza di sfumature strettamente connessa a brani di questo genere, facendo contemporaneamente emergere un Brahms ventunenne ancora legato allo stile schumanniano, la tendenza al virtuosismo descrittivo di Liszt ed il romanticismo, a tratti febbrile, di Chopin.<br /> Pubblico molto numeroso, che ha lungamente applaudito la pianista ed ha ottenuto uno straordinario bis chopiniano, consistente nello Studio op. 25 in do minore n. 12 “Oceano”, coronamento di una mattinata di ottima musica.</p> <p>Fonte&gt; <a href="https://criticaclassica.wordpress.com/2017/05/04/una-straordinaria-anna-lisa-bellini-porta-la-ballata-romantica-ai-concerti-in-floridiana/" target="_blank" rel="alternate noopener noreferrer">criticaclassica</a></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/anna-lisa-bellini-foto-cerrito1.jpg" alt=""></p><p><em>Pubblicato il maggio 4, 2017</em></p> <p>Nata con lo scopo di abbinare musica e poesia, la ballata ebbe una discreta diffusione fra il XIII ed il XV secolo.<br /> A partire dalla prima metà dell’Ottocento il termine, grazie a Fryderyk Chopin (1810-1849) venne utilizzato anche per identificare un brano di ispirazione letteraria, affidato esclusivamente alle note del pianoforte.<br /> Il suddetto genere è stato al centro del secondo appuntamento con i “Concerti in Floridiana”, rassegna organizzata dall’Associazione Golfo Mistico, che ha ospitato, nella “Gran Galleria” del Museo Duca di Martina, la prestigiosa pianista Anna Lisa Bellini, confrontatasi con alcune ballate del periodo romantico.<br /> L’apertura era rivolta alle Quattro ballate op.10 di Johannes Brahms (1833-1897), scritte nel 1854 prendendo come riferimento la ballata scozzese “Edward”, tradotta in tedesco dal poeta, filosofo e teologo Johann Gottfried von Herder, e da lui inserita nella raccolta Volkslieder (1778-79), il cui scopo era di evidenziare il rapporto, instaurato attraverso il canto tradizionale, fra i popoli e le loro lingue.<br /> La particolarità del pezzo di Brahms consisteva nel fornire ai due protagonisti precisi connotati psicologici, che nella ballata si possono solamente intuire, in quanto essa è formata da un brevissimo dialogo di crescente drammaticità fra Edward, colpevole di parricidio, e sua madre.<br /> La successiva Ballata n. 2 in si minore di Franz Liszt (1811-1886), datata 1853, fu composta dall’autore ungherese durante il soggiorno a Weimar.<br /> Il brano è noto anche con l’appellativo di “Ero e Leandro”, in quanto ispirato alla omonima lirica del poeta greco Museo Grammatico, tratta dalla mitologia e basata sulla tragica vicenda dei due giovani amanti, che abitavano sulle sponde opposte dello stretto dei Dardanelli e si incontravano tutte le sere grazie al fatto che Leandro attraversava quel braccio di mare a nuoto, guidato dalla lucerna di Ero.<br /> Finché, in una notte di tempesta, la lucerna si spense e Leandro, avendo perso l’orientamento, annegò.<br /> All’alba il suo corpo esanime venne scoperto da Ero che, per la disperazione, si uccise buttandosi da una torre.<br /> La composizione descriverebbe minuziosamente questi eventi e, addirittura, il grande Claudio Arrau asseriva di aver identificato il punto preciso della partitura corrispondente all’annegamento di Leandro.<br /> Il concerto si è chiuso nel segno di Chopin, con due delle sue quattro ballate, la n.3 in la bemolle maggiore op. 47 (1841) e la n.4 in fa minore op. 52 (1842), dedicate rispettivamente all’alunna Pauline de Noailles e alla baronessa Charlotte de Rothschild.<br /> Secondo la tradizione, avallata anche da Schumann, Chopin come fonte di ispirazione utilizzò la raccolta intitolata Ballady i romanse (1822) del connazionale Adam Mickiewicz e, in particolare, la terza ballata seguirebbe le vicende di “Switezianka”, tragica storia d’amore fra un’ondina ed un cavaliere, mentre la quarta si riferirebbe a “Trzech Budrysów”, dove tre fratelli lasciano il loro paese in cerca di fortuna e ognuno di loro ritorna con una ragazza da sposare.<br /> Per quanto riguarda Anna Lisa Bellini, già assoluta protagonista nelle passate edizioni della rassegna, ha confermato tutta la sua bravura, dando vita ad un’interpretazione di altissimo livello, che ha evidenziato in pieno quella ricchezza di sfumature strettamente connessa a brani di questo genere, facendo contemporaneamente emergere un Brahms ventunenne ancora legato allo stile schumanniano, la tendenza al virtuosismo descrittivo di Liszt ed il romanticismo, a tratti febbrile, di Chopin.<br /> Pubblico molto numeroso, che ha lungamente applaudito la pianista ed ha ottenuto uno straordinario bis chopiniano, consistente nello Studio op. 25 in do minore n. 12 “Oceano”, coronamento di una mattinata di ottima musica.</p> <p>Fonte&gt; <a href="https://criticaclassica.wordpress.com/2017/05/04/una-straordinaria-anna-lisa-bellini-porta-la-ballata-romantica-ai-concerti-in-floridiana/" target="_blank" rel="alternate noopener noreferrer">criticaclassica</a></p> Tanti applausi per Bellini e Pitagora al Campiani di Andrea Zaniboni 2016-06-02T14:20:06+00:00 2016-06-02T14:20:06+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/98-tanti-applausi-per-bellini-e-pitagora-al-campiani Anna Lisa Bellini <p><em>Leopardi e Chopin: un poeta e un musicista, un italiano e un polacco. Non si conobbero mai, ma vissero lontani anche geograficamente, pur condividendo la medesima stagione della vita separati da un...</em></p> <p><em>La Gazzetta di Manotova<br />Andrea Zaniboni<br />23 aprile 2016</em></p> <p>Leopardi e Chopin: un poeta e un musicista, un italiano e un polacco. Non si conobbero mai, ma vissero lontani anche geograficamente, pur condividendo la medesima stagione della vita separati da un decennio alla nascita, e poi scomparsi a dodici anni di distanza l'uno dall'altro ma entrambi a soli trentanove anni, accomunati da un destino impietoso, l'uno nel 1837 e l'altro nel 1849, in piena stagione romantica.</p> <p>La pianista Anna Lisa Bellini e la popolare attrice Paola Pitagora, per conto di Società della Musica e del calendario più vasto che ha preso il nome di "MantovaMusica" hanno progettato una serata di poesia e musica che ha trovato, giovedì sera nell'auditorium Monteverdi del Conservatorio un folto seguito di pubblico attento (esauriti tutti i posti a sedere) soggiogato da una collana di bellezze che obbediva ad un racconto imperniato sulla figura di Giacomo Leopardi: dagli anni di Recanati, sua città natale, fino all'ultimo periodo napoletano, con accenni ai suoi innamoramenti, alle amicizie (poche e durature), alla sua visione del mondo, giungendo poi ovviamente ai frutti artistici ed in particolare ai componimenti più celebri: da "A Silvia" a "L'infinito"; da "Le ricordanze" fino a "Ad Arimane", con cui il poeta parve prefigurare la propria fine.</p> <p>Ed in qualche modo a commentare le letture e la accurata recitazione di Paola Pitagora c'erano poi le musiche pianistiche liberamente selezionate dall'opera di Chopin: preludi, notturni, valzer, studi, oltre la Fantasia-Improvviso op.66, con le pregevoli esecuzioni di Anna Lisa Bellini a ribadire atmosfere, a suggerire connessioni, assonanze, avvicinando due sofferte esistenze artistiche di abbacinante splendore creativo, entrambe curiosamente così compatibili ed inconfondibili. Una serata articolata con gusto e bravura, che ha trovato la piena approvazione dei presenti in un confronto fra personalità geniali, e soprattutto infinitamente umane.</p> <p><em>Leopardi e Chopin: un poeta e un musicista, un italiano e un polacco. Non si conobbero mai, ma vissero lontani anche geograficamente, pur condividendo la medesima stagione della vita separati da un...</em></p> <p><em>La Gazzetta di Manotova<br />Andrea Zaniboni<br />23 aprile 2016</em></p> <p>Leopardi e Chopin: un poeta e un musicista, un italiano e un polacco. Non si conobbero mai, ma vissero lontani anche geograficamente, pur condividendo la medesima stagione della vita separati da un decennio alla nascita, e poi scomparsi a dodici anni di distanza l'uno dall'altro ma entrambi a soli trentanove anni, accomunati da un destino impietoso, l'uno nel 1837 e l'altro nel 1849, in piena stagione romantica.</p> <p>La pianista Anna Lisa Bellini e la popolare attrice Paola Pitagora, per conto di Società della Musica e del calendario più vasto che ha preso il nome di "MantovaMusica" hanno progettato una serata di poesia e musica che ha trovato, giovedì sera nell'auditorium Monteverdi del Conservatorio un folto seguito di pubblico attento (esauriti tutti i posti a sedere) soggiogato da una collana di bellezze che obbediva ad un racconto imperniato sulla figura di Giacomo Leopardi: dagli anni di Recanati, sua città natale, fino all'ultimo periodo napoletano, con accenni ai suoi innamoramenti, alle amicizie (poche e durature), alla sua visione del mondo, giungendo poi ovviamente ai frutti artistici ed in particolare ai componimenti più celebri: da "A Silvia" a "L'infinito"; da "Le ricordanze" fino a "Ad Arimane", con cui il poeta parve prefigurare la propria fine.</p> <p>Ed in qualche modo a commentare le letture e la accurata recitazione di Paola Pitagora c'erano poi le musiche pianistiche liberamente selezionate dall'opera di Chopin: preludi, notturni, valzer, studi, oltre la Fantasia-Improvviso op.66, con le pregevoli esecuzioni di Anna Lisa Bellini a ribadire atmosfere, a suggerire connessioni, assonanze, avvicinando due sofferte esistenze artistiche di abbacinante splendore creativo, entrambe curiosamente così compatibili ed inconfondibili. Una serata articolata con gusto e bravura, che ha trovato la piena approvazione dei presenti in un confronto fra personalità geniali, e soprattutto infinitamente umane.</p> La poesia e la musica della notte al FRANZ LISZT FESTIVAL di Edoardo Genovesi 2016-01-22T11:21:04+00:00 2016-01-22T11:21:04+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/86-la-poesia-e-la-musica-della-notte-al-franz-liszt-festival Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/130116115304.JPG" alt=""></p><p>Di Edoardo Genovesi, pubblicato il 13/01/2016</p> <p>Per il terzo appuntamento del “FRANZ LISZT FESTIVAL 2015” di Albano Laziale, nella Sala Nobile di Palazzo Savelli, Giacomo Leopardi e Fryderyc Chopin si sono incontrati tramite la lettura di Paola Pitagora e il pianoforte di Anna Lisa Bellini nello spettacolo “<strong>Poesia e musica della notte al chiaro di Luna</strong>".</p> <p>Ascoltare le celebri <strong>composizioni di Chopin</strong> sui <strong>versi di Leopardi</strong>, uno dei più grandi poeti dell’ ‘800, se non il più grande, ha trascinato l’ascoltatore nel romanticismo più ricolmo di sentimento, senso del sublime, e delle profondità oscure dell’anima umana. Forse questi due geni rappresentano l’uno l’apice del romanticismo in musica e l’altro l’apice del <strong>romanticismo</strong> in poesia, e avevano probabilmente molte più cose in comune di quelle che si possono semplicemente ascoltare dalle loro opere d’eterna memoria. Tant’è che può risultare scontato il successo di questo binomio, ché dal loro <strong>repertorio artistico e biografico</strong> lasciano entrambi vibrare immensamente le corde più intime del cuore di chi li ammira.</p> <p>Meno scontato, anzi molto suggestivo, è stato<strong> rievocare la poesia</strong> del genio di Recanati e la musica del “Poeta del pianoforte” interpretati da due donne, di cui la sensibilità femminile nei confronti di questi due grandi romantici non può che rivelarsi in rapporto anche d’amore oltre che di ammirazione. Entrambe queste straordinarie interpreti hanno raccontato il loro autore, <strong>Paola Pitagora</strong> illustrando la vita del poeta tramite le parole delle sue poesie ma anche tramite le riflessioni del critico Pietro Citati, e se poteva sembrare uno spettacolo che ricordasse solo il personaggio di Giacomo Leopardi al cui racconto la musica faceva da colonna sonora, in realtà in parallelo la musica di Chopin si raccontava per sé stessa attraverso le dita cristalline della <strong>Bellini</strong>, perché lo spessore di quest’ultimo si può trasmettere appieno solo attraverso le sue note, così come la grandezza del “Poeta dell’infinito” può essere rievocata solo con i suoi versi.</p> <p>Così mentre è stato possibile seguire <strong>i passi di Giacomo</strong>, dal suo amore-odio per Recanati e per <strong>la siepe</strong> da cui gli “sovvenne l’eterno”, alla sua noia di Roma, la delizia per il flutti dell’Arno a Pisa, ai suoi ultimi giorni a Napoli, di Chopin ascoltiamo le stesse note, gli stessi tormenti, la lontananza dalla patria, gli amori, la stessa lirica inquieta e smarrita nell’oceano dell’immensità, alle prese con la natura umana.<br />La vita di Leopardi è stata raccontata anche con molta <strong>ironia</strong>, perché per sé stesso il poeta usava molta autoironia al di là delle diffuse riflessioni che spesso con troppa facilità si vogliono racchiudere sotto il termine di “pessimismo”. Vediamo il poeta lentamente dissiparsi portando la sua anima sulle pagine con l’inchiostro e consumando il suo corpo nella malattia, finché infine invoca “Ad Arimane” a cui chiede di morire prima dei 40 anni, e così come Chopin, che negli ultimi giorni della sua vita la malattia lo portò a pesare 49 kg, morirono entrambi a 39 anni.<br />Sono stati proposti alcuni tra<strong> i loro capolavori più famosi</strong> come le poesie “A silvia”, “La sera del dì di festa”, “L’infinito”, di Chopin alcuni tra i più belli studi tratti dall’Op. 10 e op.25 e altri componimenti di straordinaria profondità espressiva e difficoltà tecnica perfettamente dominata da Anna Lisa Bellini. Ma è bene ricordare il luogo di incontro che accomuna questi due artisti, benché di arti ben distinte, il “notturno”.<br />Infatti, quest’ultimo è sia il componimento musicale destinato ad essere eseguito per l’appunto di notte, sia un componimento letterario di carattere <strong>malinconico, lirico e intimo</strong>. Sia Leopardi che Chopin furono grandi maestri di questa forma di espressione che mira alla luna, Paola Pitagora e Anna Lisa Bellini li hanno<strong> ricordati meravigliosamente</strong> attraverso i magnifici “Notturno op. 27 n. 2” che accompagnava la prima lettura “A sé stesso” e il “Notturno op.9 n.1” leggendo il “Canto di un pastore errante”. Il fuori programma del “Tramonto della luna” in questo senso è stato semplicemente un finale perfetto.</p> <p>Di Edoardo Genovesi, pubblicato il 13/01/2016 - Il Gufetto L'altro magazine</p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/130116115304.JPG" alt=""></p><p>Di Edoardo Genovesi, pubblicato il 13/01/2016</p> <p>Per il terzo appuntamento del “FRANZ LISZT FESTIVAL 2015” di Albano Laziale, nella Sala Nobile di Palazzo Savelli, Giacomo Leopardi e Fryderyc Chopin si sono incontrati tramite la lettura di Paola Pitagora e il pianoforte di Anna Lisa Bellini nello spettacolo “<strong>Poesia e musica della notte al chiaro di Luna</strong>".</p> <p>Ascoltare le celebri <strong>composizioni di Chopin</strong> sui <strong>versi di Leopardi</strong>, uno dei più grandi poeti dell’ ‘800, se non il più grande, ha trascinato l’ascoltatore nel romanticismo più ricolmo di sentimento, senso del sublime, e delle profondità oscure dell’anima umana. Forse questi due geni rappresentano l’uno l’apice del romanticismo in musica e l’altro l’apice del <strong>romanticismo</strong> in poesia, e avevano probabilmente molte più cose in comune di quelle che si possono semplicemente ascoltare dalle loro opere d’eterna memoria. Tant’è che può risultare scontato il successo di questo binomio, ché dal loro <strong>repertorio artistico e biografico</strong> lasciano entrambi vibrare immensamente le corde più intime del cuore di chi li ammira.</p> <p>Meno scontato, anzi molto suggestivo, è stato<strong> rievocare la poesia</strong> del genio di Recanati e la musica del “Poeta del pianoforte” interpretati da due donne, di cui la sensibilità femminile nei confronti di questi due grandi romantici non può che rivelarsi in rapporto anche d’amore oltre che di ammirazione. Entrambe queste straordinarie interpreti hanno raccontato il loro autore, <strong>Paola Pitagora</strong> illustrando la vita del poeta tramite le parole delle sue poesie ma anche tramite le riflessioni del critico Pietro Citati, e se poteva sembrare uno spettacolo che ricordasse solo il personaggio di Giacomo Leopardi al cui racconto la musica faceva da colonna sonora, in realtà in parallelo la musica di Chopin si raccontava per sé stessa attraverso le dita cristalline della <strong>Bellini</strong>, perché lo spessore di quest’ultimo si può trasmettere appieno solo attraverso le sue note, così come la grandezza del “Poeta dell’infinito” può essere rievocata solo con i suoi versi.</p> <p>Così mentre è stato possibile seguire <strong>i passi di Giacomo</strong>, dal suo amore-odio per Recanati e per <strong>la siepe</strong> da cui gli “sovvenne l’eterno”, alla sua noia di Roma, la delizia per il flutti dell’Arno a Pisa, ai suoi ultimi giorni a Napoli, di Chopin ascoltiamo le stesse note, gli stessi tormenti, la lontananza dalla patria, gli amori, la stessa lirica inquieta e smarrita nell’oceano dell’immensità, alle prese con la natura umana.<br />La vita di Leopardi è stata raccontata anche con molta <strong>ironia</strong>, perché per sé stesso il poeta usava molta autoironia al di là delle diffuse riflessioni che spesso con troppa facilità si vogliono racchiudere sotto il termine di “pessimismo”. Vediamo il poeta lentamente dissiparsi portando la sua anima sulle pagine con l’inchiostro e consumando il suo corpo nella malattia, finché infine invoca “Ad Arimane” a cui chiede di morire prima dei 40 anni, e così come Chopin, che negli ultimi giorni della sua vita la malattia lo portò a pesare 49 kg, morirono entrambi a 39 anni.<br />Sono stati proposti alcuni tra<strong> i loro capolavori più famosi</strong> come le poesie “A silvia”, “La sera del dì di festa”, “L’infinito”, di Chopin alcuni tra i più belli studi tratti dall’Op. 10 e op.25 e altri componimenti di straordinaria profondità espressiva e difficoltà tecnica perfettamente dominata da Anna Lisa Bellini. Ma è bene ricordare il luogo di incontro che accomuna questi due artisti, benché di arti ben distinte, il “notturno”.<br />Infatti, quest’ultimo è sia il componimento musicale destinato ad essere eseguito per l’appunto di notte, sia un componimento letterario di carattere <strong>malinconico, lirico e intimo</strong>. Sia Leopardi che Chopin furono grandi maestri di questa forma di espressione che mira alla luna, Paola Pitagora e Anna Lisa Bellini li hanno<strong> ricordati meravigliosamente</strong> attraverso i magnifici “Notturno op. 27 n. 2” che accompagnava la prima lettura “A sé stesso” e il “Notturno op.9 n.1” leggendo il “Canto di un pastore errante”. Il fuori programma del “Tramonto della luna” in questo senso è stato semplicemente un finale perfetto.</p> <p>Di Edoardo Genovesi, pubblicato il 13/01/2016 - Il Gufetto L'altro magazine</p> Tgr Lazio - Liszt Festival di Albano 2016 - Pitagora, Bellini 2016-01-10T14:56:41+00:00 2016-01-10T14:56:41+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/85-tgr-lazio-liszt-festival-di-albano-2016-pitagora-bellini Anna Lisa Bellini <p>POESIA E MUSICA NELLA NOTTE AL CHIARO DI LUNA<br /><span style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">PAOLA PITAGORA, VOCE RECITANTE</span><br style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;" /><span style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">ANNA LISA BELLINI, PIANOFORTE</span><br style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;" /><span style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">"TESTI DI G. LEOPARDI"</span><br style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;" /><span style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">MUSICHE DI F. CHOPIN</span></p> <p>POESIA E MUSICA NELLA NOTTE AL CHIARO DI LUNA<br /><span style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">PAOLA PITAGORA, VOCE RECITANTE</span><br style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;" /><span style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">ANNA LISA BELLINI, PIANOFORTE</span><br style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;" /><span style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">"TESTI DI G. LEOPARDI"</span><br style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;" /><span style="color: #333333; font-family: Roboto, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">MUSICHE DI F. CHOPIN</span></p> La classe cristallina di Anna Lisa Bellini ai “Concerti in Villa Floridiana” 2015-06-30T14:05:02+00:00 2015-06-30T14:05:02+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/4-la-classe-cristallina-di-anna-lisa-bellini-ai-concerti-in-villa-floridiana Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/mozart.jpg" alt=""></p><p><em>Napoli</em></p> <p>I “Concerti in Villa Floridiana” hanno recentemente ospitato la prestigiosa pianista Anna Lisa Bellini, che si è confrontata con alcuni capisaldi del repertorio legato alla prima parte dell’Ottocento.</p> <p>L’apertura era rivolta alla Sonata in mi maggiore n. 30, op. 109 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), dedicata a Maximiliane Brentano, giovane figlia di Franz Brentano, all’epoca amico e principale mecenate del compositore tedesco.<br />Pubblicato nel 1821, il brano appartiene all’ultimo periodo creativo del gigante di Bonn, contrassegnato da lavori che risultano oggi molto più comprensivi di quando furono proposti per la prima volta.<br />E, se escludiamo gli ultimi quartetti, che risultano veramente proiettati verso il futuro, lo scopo di Beethoven era, all’inizio di questa fase, quello di dar vita a forme nuove, utilizzando gli usuali contenuti (nell’op. 109, ad esempio, sono riscontrabili numerosi echi bachiani).<br />Un discorso simile fu spesso affrontato anche da Fryderyk Chopin (1810-1849), e laSonata n. 2 in si bemolle minore, op. 35 (1839), con la quale si è chiuso il concerto, ne è un esempio lampante.<br />In questo caso il nucleo dell’intera composizione è rappresentato dalla celeberrima Marcia funebre, che caratterizza il terzo movimento, scritta dall’autore polacco nel 1837, ovvero ben due anni prima di tutto il resto.<br />Non ci dobbiamo meravigliare, quindi, se la sonata si attirò le critiche di molti illustri colleghi, a cominciare da Schumann, che marchiò la marcia, definendola “repulsiva”, aggiungendo che “al posto suo un Adagio in re bemolle, per esempio, avrebbe fatto un effetto incomparabilmente migliore”.<br />Inoltre contestò decisamente la definizione stessa di sonata, considerandola “un capriccio” sotto il quale Chopin aveva riunito “quattro delle sue creature più bizzarre, per farle passare di contrabbando sotto questo nome”, anche se fu costretto ad ammettere la bellezza di molti passaggi, e l’enigmaticità di un brano “simile a una sfinge dall’ironico sorriso”, sicuramente fra i principali motivi che ancora oggi affascinano gli appassionati, decretando la fama costante e duratura di questa composizione.<br />Fra le due sonate, Anna Lisa Bellini ha eseguito, sempre di Chopin, i Notturni op. 27 (n. 1 in do diesis minore e n. 2 in re bemolle maggiore), completati nel 1836, e la Fantasia-Improvviso in do diesis minore, op.66, risalente al 1834.<br />Nel primo caso ci troviamo nell’ambito di un genere, il Notturno per pianoforte, ideato dall’irlandese John Field, che però raggiunse vette inarrivabili con Chopin; nel secondo siamo di fronte ad un brano che ha raggiunto enorme notorietà, ripudiato dall’autore polacco (forse per la sua affinità con l’Improvviso in mi bemolle maggiore di Moscheles), per cui fu pubblicato postumo nel 1855, grazie all’interessamento del dedicatario, l’amico editore e pianista Julian Fontana, responsabile anche dell’aggiunta del sostantivoFantasia, ad un pezzo che era stato definito originariamente soltanto Improvviso.<br />Veniamo ora all’interprete, la pianista Anna Lisa Bellini, divenuta una delle ospiti più assidue e maggiormente gradite della rassegna organizzata dall’Associazione Golfo Mistico.<br />Anche in questa occasione ha evidenziato un tocco di estrema raffinatezza, al servizio di un’esecuzione di grande intensità emotiva, il cui apice si è avuto durante la proposizione della Marcia funebre di Chopin.<br />Riguardo al pubblico, meno numeroso del solito (in quanto molti spettatori sono stati bloccati dal tempo inclemente o dall’influenza), ha mostrato di apprezzare molto il concerto, tributando nei confronti dell’artista lunghi ed entusiastici applausi, ricambiati con un bis chopiniano, consistente nello Studio in do minore, op. 10 n. 12, noto anche con l’appellativo di “Rivoluzionario”, degna chiusura di un recital di elevatissimo spessore.</p> <p>criticaclassica.wordpress.com<br /><a href="https://criticaclassica.wordpress.com/2015/02/05/la-classe-cristallina-di-anna-lisa-bellini-ai-concerti-in-villa-floridiana/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Vai all'articolo originale&gt;</a></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/mozart.jpg" alt=""></p><p><em>Napoli</em></p> <p>I “Concerti in Villa Floridiana” hanno recentemente ospitato la prestigiosa pianista Anna Lisa Bellini, che si è confrontata con alcuni capisaldi del repertorio legato alla prima parte dell’Ottocento.</p> <p>L’apertura era rivolta alla Sonata in mi maggiore n. 30, op. 109 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), dedicata a Maximiliane Brentano, giovane figlia di Franz Brentano, all’epoca amico e principale mecenate del compositore tedesco.<br />Pubblicato nel 1821, il brano appartiene all’ultimo periodo creativo del gigante di Bonn, contrassegnato da lavori che risultano oggi molto più comprensivi di quando furono proposti per la prima volta.<br />E, se escludiamo gli ultimi quartetti, che risultano veramente proiettati verso il futuro, lo scopo di Beethoven era, all’inizio di questa fase, quello di dar vita a forme nuove, utilizzando gli usuali contenuti (nell’op. 109, ad esempio, sono riscontrabili numerosi echi bachiani).<br />Un discorso simile fu spesso affrontato anche da Fryderyk Chopin (1810-1849), e laSonata n. 2 in si bemolle minore, op. 35 (1839), con la quale si è chiuso il concerto, ne è un esempio lampante.<br />In questo caso il nucleo dell’intera composizione è rappresentato dalla celeberrima Marcia funebre, che caratterizza il terzo movimento, scritta dall’autore polacco nel 1837, ovvero ben due anni prima di tutto il resto.<br />Non ci dobbiamo meravigliare, quindi, se la sonata si attirò le critiche di molti illustri colleghi, a cominciare da Schumann, che marchiò la marcia, definendola “repulsiva”, aggiungendo che “al posto suo un Adagio in re bemolle, per esempio, avrebbe fatto un effetto incomparabilmente migliore”.<br />Inoltre contestò decisamente la definizione stessa di sonata, considerandola “un capriccio” sotto il quale Chopin aveva riunito “quattro delle sue creature più bizzarre, per farle passare di contrabbando sotto questo nome”, anche se fu costretto ad ammettere la bellezza di molti passaggi, e l’enigmaticità di un brano “simile a una sfinge dall’ironico sorriso”, sicuramente fra i principali motivi che ancora oggi affascinano gli appassionati, decretando la fama costante e duratura di questa composizione.<br />Fra le due sonate, Anna Lisa Bellini ha eseguito, sempre di Chopin, i Notturni op. 27 (n. 1 in do diesis minore e n. 2 in re bemolle maggiore), completati nel 1836, e la Fantasia-Improvviso in do diesis minore, op.66, risalente al 1834.<br />Nel primo caso ci troviamo nell’ambito di un genere, il Notturno per pianoforte, ideato dall’irlandese John Field, che però raggiunse vette inarrivabili con Chopin; nel secondo siamo di fronte ad un brano che ha raggiunto enorme notorietà, ripudiato dall’autore polacco (forse per la sua affinità con l’Improvviso in mi bemolle maggiore di Moscheles), per cui fu pubblicato postumo nel 1855, grazie all’interessamento del dedicatario, l’amico editore e pianista Julian Fontana, responsabile anche dell’aggiunta del sostantivoFantasia, ad un pezzo che era stato definito originariamente soltanto Improvviso.<br />Veniamo ora all’interprete, la pianista Anna Lisa Bellini, divenuta una delle ospiti più assidue e maggiormente gradite della rassegna organizzata dall’Associazione Golfo Mistico.<br />Anche in questa occasione ha evidenziato un tocco di estrema raffinatezza, al servizio di un’esecuzione di grande intensità emotiva, il cui apice si è avuto durante la proposizione della Marcia funebre di Chopin.<br />Riguardo al pubblico, meno numeroso del solito (in quanto molti spettatori sono stati bloccati dal tempo inclemente o dall’influenza), ha mostrato di apprezzare molto il concerto, tributando nei confronti dell’artista lunghi ed entusiastici applausi, ricambiati con un bis chopiniano, consistente nello Studio in do minore, op. 10 n. 12, noto anche con l’appellativo di “Rivoluzionario”, degna chiusura di un recital di elevatissimo spessore.</p> <p>criticaclassica.wordpress.com<br /><a href="https://criticaclassica.wordpress.com/2015/02/05/la-classe-cristallina-di-anna-lisa-bellini-ai-concerti-in-villa-floridiana/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Vai all'articolo originale&gt;</a></p> Ai “Concerti in Villa Floridiana” il graditissimo ritorno della pianista Anna Lisa Bellini 2015-06-30T14:04:20+00:00 2015-06-30T14:04:20+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/3-ai-concerti-in-villa-floridiana-il-graditissimo-ritorno-della-pianista-anna-lisa-bellini Anna Lisa Bellini <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/img/anna-lisa-bellini-alla-floridiana.jpg" alt=""></p><p><em>Napoli</em></p> <p>Il terzo appuntamento con i “Concerti in Villa Floridiana”, rassegna organizzata dall’Associazione Musicale Golfo Mistico, la cui direzione artistica è affidata al maestro Giacomo Serra, ha coinciso con il ritorno di Anna Lisa Bellini.</p> <p>Già protagonista, la scorsa stagione, di una indimenticabile mattinata in coppia con l’attrice Paola Pitagora, la pianista romana ha proposto un recital incentrato sui 24 preludi, op. 28 di Fryderyk Chopin (1810-1849) e “Après une lecture du Dante” (Fantasia quasi sonata) di Franz Liszt (1811-1886).<br />I primi, iniziati probabilmente intorno al 1831, furono completati da Chopin nel 1838, durante l’anno di permanenza a Palma di Majorca, dove si era recato in compagnia di George Sand, alla ricerca di un’aria maggiormente salubre per la cura della sua tubercolosi.<br />Non fu un soggiorno piacevole, sia per l’ostilità degli isolani nei confronti di una coppia irregolare, sia per un tempo inclemente che giovò sicuramente poco alla salute del compositore.<br />Nonostante questo, fra incubi notturni, visioni deliranti e forti incomprensioni con la Sand, Chopin riuscì a portare a termine uno dei suoi capolavori.</p> <p>L’ispirazione di partenza va ricercata nel Clavicembalo ben temperato di Bach, la cui struttura era costituita da una successione di 24 preludi, abbinati ad altrettante fughe, che alternavano un tono maggiore, seguito dal suo corrispondente minore, fino a coprire l’intera gamma delle dodici tonalità.</p> <p>Ma, rispetto a Bach, Chopin si era fermato ai preludi, dando vita a 24 brani, senza alcuno sviluppo, almeno apparentemente scollegati fra loro, che spesso avevano un’affinità maggiore con altre forme quali il notturno e lo scherzo, ed erano inoltre contraddistinti da una notevole brevità in quanto compresi fra un minimo di 13 ed un massimo di 89 battute.<br />Con tali presupposti era difficile che l’ambiente musicale dell’epoca accogliesse favorevolmente il lavoro chopiniano, ed infatti le critiche, anche feroci, non tardarono ad arrivare.<br />Nonostante ciò, in un secondo tempo vi fu una “riabilitazione” di questa raccolta, grazie a prestigiosi interpreti che la eseguirono interamente, superando probabilmente le stesse intenzioni dell’autore.<br />Dal canto suo “Après une lecture du Dante” (Fantasia quasi sonata) di Franz Liszt (1811-1886), conobbe numerose versioni, fino a quella definitiva, datata 1849, inserita nel primo dei due volumi dedicati all’Italia, appartenenti alla raccolta “Les Années de Pèlerinage”.<br />Punto di riferimento fu la “Divina Commedia” di Dante, la cui lettura destò grande impressione sul musicista ungherese, che costruì un pezzo di elevata difficoltà, nel quale descrisse alcuni episodi contenuti nell’Inferno.<br />Riguardo all’interprete, Anna Lisa Bellini ha ancora una volta dimostrato di essere una pianista di altissimo livello, caratterizzata da una spiccata personalità capace di conquistare immediatamente il pubblico, e da una estrema raffinatezza esecutiva, dote quest’ultima sempre più rara, in un settore ormai dominato da artisti che antepongono la tecnica (quando la possiedono) a tutto il resto e appaiono solo delle macchine prive di anima.<br />Meritato, quindi, il successo tributatole dal numeroso e attento pubblico al quale, come bis, la pianista ha proposto il lirico “Ottobre”, pezzo poco noto tratto da Le Stagioni, op. 37a di Ciaikovskij, che ha chiuso un recital di grande intensità.</p> <p>criticaclassica.wordpress.com<br /><a href="http://criticaclassica.wordpress.com/2013/12/29/ai-concerti-in-villa-floridiana-il-graditissimo-ritorno-della-pianista-anna-lisa-bellini/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Vai all'articolo &gt;</a></p> <p><img src="https://www.annalisabellini.it//images/img/anna-lisa-bellini-alla-floridiana.jpg" alt=""></p><p><em>Napoli</em></p> <p>Il terzo appuntamento con i “Concerti in Villa Floridiana”, rassegna organizzata dall’Associazione Musicale Golfo Mistico, la cui direzione artistica è affidata al maestro Giacomo Serra, ha coinciso con il ritorno di Anna Lisa Bellini.</p> <p>Già protagonista, la scorsa stagione, di una indimenticabile mattinata in coppia con l’attrice Paola Pitagora, la pianista romana ha proposto un recital incentrato sui 24 preludi, op. 28 di Fryderyk Chopin (1810-1849) e “Après une lecture du Dante” (Fantasia quasi sonata) di Franz Liszt (1811-1886).<br />I primi, iniziati probabilmente intorno al 1831, furono completati da Chopin nel 1838, durante l’anno di permanenza a Palma di Majorca, dove si era recato in compagnia di George Sand, alla ricerca di un’aria maggiormente salubre per la cura della sua tubercolosi.<br />Non fu un soggiorno piacevole, sia per l’ostilità degli isolani nei confronti di una coppia irregolare, sia per un tempo inclemente che giovò sicuramente poco alla salute del compositore.<br />Nonostante questo, fra incubi notturni, visioni deliranti e forti incomprensioni con la Sand, Chopin riuscì a portare a termine uno dei suoi capolavori.</p> <p>L’ispirazione di partenza va ricercata nel Clavicembalo ben temperato di Bach, la cui struttura era costituita da una successione di 24 preludi, abbinati ad altrettante fughe, che alternavano un tono maggiore, seguito dal suo corrispondente minore, fino a coprire l’intera gamma delle dodici tonalità.</p> <p>Ma, rispetto a Bach, Chopin si era fermato ai preludi, dando vita a 24 brani, senza alcuno sviluppo, almeno apparentemente scollegati fra loro, che spesso avevano un’affinità maggiore con altre forme quali il notturno e lo scherzo, ed erano inoltre contraddistinti da una notevole brevità in quanto compresi fra un minimo di 13 ed un massimo di 89 battute.<br />Con tali presupposti era difficile che l’ambiente musicale dell’epoca accogliesse favorevolmente il lavoro chopiniano, ed infatti le critiche, anche feroci, non tardarono ad arrivare.<br />Nonostante ciò, in un secondo tempo vi fu una “riabilitazione” di questa raccolta, grazie a prestigiosi interpreti che la eseguirono interamente, superando probabilmente le stesse intenzioni dell’autore.<br />Dal canto suo “Après une lecture du Dante” (Fantasia quasi sonata) di Franz Liszt (1811-1886), conobbe numerose versioni, fino a quella definitiva, datata 1849, inserita nel primo dei due volumi dedicati all’Italia, appartenenti alla raccolta “Les Années de Pèlerinage”.<br />Punto di riferimento fu la “Divina Commedia” di Dante, la cui lettura destò grande impressione sul musicista ungherese, che costruì un pezzo di elevata difficoltà, nel quale descrisse alcuni episodi contenuti nell’Inferno.<br />Riguardo all’interprete, Anna Lisa Bellini ha ancora una volta dimostrato di essere una pianista di altissimo livello, caratterizzata da una spiccata personalità capace di conquistare immediatamente il pubblico, e da una estrema raffinatezza esecutiva, dote quest’ultima sempre più rara, in un settore ormai dominato da artisti che antepongono la tecnica (quando la possiedono) a tutto il resto e appaiono solo delle macchine prive di anima.<br />Meritato, quindi, il successo tributatole dal numeroso e attento pubblico al quale, come bis, la pianista ha proposto il lirico “Ottobre”, pezzo poco noto tratto da Le Stagioni, op. 37a di Ciaikovskij, che ha chiuso un recital di grande intensità.</p> <p>criticaclassica.wordpress.com<br /><a href="http://criticaclassica.wordpress.com/2013/12/29/ai-concerti-in-villa-floridiana-il-graditissimo-ritorno-della-pianista-anna-lisa-bellini/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Vai all'articolo &gt;</a></p> Decennale Premio R.O.S.A del Canova Club 2015-06-30T13:10:20+00:00 2015-06-30T13:10:20+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/1-premio-r-o-s-a-del-canova-club Anna Lisa Bellini <h4 style="text-align: left;"><span class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><em>ROMA - 4 Giugno 2012</em><br />Palazzo Colonna. Galleria del Cardinale<br /></span></h4> <div style="text-align: left;"> </div> <div style="text-align: left;"><a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Anna-Lisa-Bellini.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Anna-Lisa-Bellini.jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a><a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Decennale-R.O.S.A..jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale-R.O.S.A..jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a></div> <div style="text-align: left;">C’era anche la pianista Anna Lisa Bellini tra le protagoniste del Decennale del prestigioso Premio  R.O.S.A. del Canova Club di Roma.<br /><span style="font-size: 12px;">Il R.O.S.A., 'risultati ottenuti senza aiuti' , è un premio che intende valorizzare a donna in tutti i suoi aspetti, soprattutto in quello del lavoro.</span></div> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; text-align: left;"> <a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Il-Presidente-del-Canova-Club-Stefano-Balsamo.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Il-Presidente-del-Canova-Club-Stefano-Balsamo.jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a> <a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Carlotta-Gaudioso,-Beatrice-Marzano,-Anna-Lisa-Bellini.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Carlotta-Gaudioso,-Beatrice-Marzano,-Anna-Lisa-Bellini.jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a> <a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Anna-Lisa-Bellini,-Barbara-Ensoli,-Linda-Lanzillotta.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Anna-Lisa-Bellini,-Barbara-Ensoli,-Linda-Lanzillotta.jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a></p> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; text-align: left;">Per festeggiare questa importante tappa erano presenti, insieme ad <strong>Anna Lisa Bellini,</strong> le altre protagoniste del Premio a cominciare da <strong>Carlotta Gaudioso</strong> (radiologa senologa, ideatrice e coordinatrice del Premio), <strong>Beatrice Marzano</strong>(Presidente del Comitato d’Onore),<strong> Jolanda Brunetti </strong>(Ambasciatore), <strong>Silvana Campisi</strong>(Presidente di Prodomed), <strong>Maria Cannata</strong>(Direttore del Debito Pubblico), <strong>Maria Criscuolo</strong>(CEO del Gruppo di Comunicazione Triumph),<strong>Barbara Ensoli </strong>(Direttore del Centro Nazionale Aids dell’Istituto Superiore di Sanità), <strong>Bianca Maria Farina </strong>(CEO di Postevita), <strong>Ada Gentile</strong>(Compositrice), <strong>Alessandra Lanzara </strong>(Professore di Fisica all'Università di Berkeley).</p> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; text-align: left;">La celebrazione, presenziata dal<strong> Dott. Stefano Balsamo</strong> Managing Director JP Morgan e  Presidente del Canova Club, ha avuto ospiti illustri come il Presidente del CNEL<strong> On. Antonio Marzano</strong> nonché l’ex Ministro <strong>Linda</strong><strong> Lanzillotta</strong>.<br />Nel 2009 il Premio R.O.S.A. ha ottenuto il riconoscimento del <strong>Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano</strong>, durante la cerimonia della giornata della donna dal titolo “onore al merito”, all’acronimo R.O.S.A.</p> <h4 style="text-align: left;"><span class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><em>ROMA - 4 Giugno 2012</em><br />Palazzo Colonna. Galleria del Cardinale<br /></span></h4> <div style="text-align: left;"> </div> <div style="text-align: left;"><a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Anna-Lisa-Bellini.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Anna-Lisa-Bellini.jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a><a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Decennale-R.O.S.A..jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale-R.O.S.A..jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a></div> <div style="text-align: left;">C’era anche la pianista Anna Lisa Bellini tra le protagoniste del Decennale del prestigioso Premio  R.O.S.A. del Canova Club di Roma.<br /><span style="font-size: 12px;">Il R.O.S.A., 'risultati ottenuti senza aiuti' , è un premio che intende valorizzare a donna in tutti i suoi aspetti, soprattutto in quello del lavoro.</span></div> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; text-align: left;"> <a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Il-Presidente-del-Canova-Club-Stefano-Balsamo.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Il-Presidente-del-Canova-Club-Stefano-Balsamo.jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a> <a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Carlotta-Gaudioso,-Beatrice-Marzano,-Anna-Lisa-Bellini.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Carlotta-Gaudioso,-Beatrice-Marzano,-Anna-Lisa-Bellini.jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a> <a class="jcepopup" style="color: #003399; text-decoration: none;" href="https://www.annalisabellini.it/img/Decennale%20R.O.S.A/Anna-Lisa-Bellini,-Barbara-Ensoli,-Linda-Lanzillotta.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer" type="image/jpeg"><img src="https://www.annalisabellini.it/img/Anna-Lisa-Bellini,-Barbara-Ensoli,-Linda-Lanzillotta.jpg" alt="Decennale premio R.O.S.A. Canova Club" width="300" height="199" /></a></p> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; text-align: left;">Per festeggiare questa importante tappa erano presenti, insieme ad <strong>Anna Lisa Bellini,</strong> le altre protagoniste del Premio a cominciare da <strong>Carlotta Gaudioso</strong> (radiologa senologa, ideatrice e coordinatrice del Premio), <strong>Beatrice Marzano</strong>(Presidente del Comitato d’Onore),<strong> Jolanda Brunetti </strong>(Ambasciatore), <strong>Silvana Campisi</strong>(Presidente di Prodomed), <strong>Maria Cannata</strong>(Direttore del Debito Pubblico), <strong>Maria Criscuolo</strong>(CEO del Gruppo di Comunicazione Triumph),<strong>Barbara Ensoli </strong>(Direttore del Centro Nazionale Aids dell’Istituto Superiore di Sanità), <strong>Bianca Maria Farina </strong>(CEO di Postevita), <strong>Ada Gentile</strong>(Compositrice), <strong>Alessandra Lanzara </strong>(Professore di Fisica all'Università di Berkeley).</p> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; text-align: left;">La celebrazione, presenziata dal<strong> Dott. Stefano Balsamo</strong> Managing Director JP Morgan e  Presidente del Canova Club, ha avuto ospiti illustri come il Presidente del CNEL<strong> On. Antonio Marzano</strong> nonché l’ex Ministro <strong>Linda</strong><strong> Lanzillotta</strong>.<br />Nel 2009 il Premio R.O.S.A. ha ottenuto il riconoscimento del <strong>Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano</strong>, durante la cerimonia della giornata della donna dal titolo “onore al merito”, all’acronimo R.O.S.A.</p> Premio R.O.S.A. 2015-06-29T13:48:00+00:00 2015-06-29T13:48:00+00:00 https://www.annalisabellini.it/en/news-en/news-en/2-premio-r-o-s-a Anna Lisa Bellini <div style="font-size: 12px; text-align: left;"> <h4 class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Premio R.O.S.A.</strong> <br />(Risultati Ottenuti Senza Aiuti)<br /><strong>Complesso Monumentale <br />Santo Spirito in Sassia<br /></strong><em>Roma 17 Maggio 2010</em></h4> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Anna Lisa Bellini </strong>riceve la targa speciale<em>"Autentico riconoscimento R.O.S.A del Suo straordinario successo frutto oltre che di talento naturale di sacrificio e duro lavoro”.</em></p> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px;" src="https://www.annalisabellini.it/img/consegnadelpremio.jpg" alt="" width="250" height="186" /> <img style="font-size: 12px;" src="https://www.annalisabellini.it/img/carlottagaudioso.jpg" alt="" width="250" height="190" /><strong> <img src="https://www.annalisabellini.it/img/annalisabellini.jpg" alt="" width="250" height="186" /></strong></p> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 8pt;"><em>Foto1:Premio consegnato <span class="Stile3" style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica,sans-serif; background-color: #eff4fc;">dal Prof. Antonio Pedon</span>e; Foto2: Dott.sa Carlotta Gaudioso</em></span></p> <p>ROMA</p> <p>CANOVA CLUB - Premio “R.O.S.A.” 2010 </p> <p>Anna Lisa Bellini ha ricevuto un importante e prestigioso riconoscimento da parte del Canova Club. La cerimonia di premiazione, svoltasi a Roma la sera del 17 Maggio presso la meravigliosa cornice del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, ha visto Anna Lisa Bellini ricevere una targa speciale, autentico riconoscimento R.O.S.A. La motivazione del premio risiede nello “straordinario successo frutto oltre che di talento naturale di sacrificio e duro lavoro”. Infatti R.O.S.A. è l'acronimo di "Risultati Ottenuti Senza Aiuti", un messaggio importante che vuole premiare la grande determinazione e forza delle donne che, con estremo impegno e tenacia, raggiungono eccellenti risultati in tutti i campi. Il Premio, ideato dalla Dott.sa Carlotta Gaudioso ed istituito nel 2002, segnala ogni anno le donne che sono arrivate al successo "per il valore dei loro talenti e per i risultati acquisiti sul campo". La serata ha avuto ospiti illustri a cominciare dalla madrina Beatrice Marzano,attuale Presidente del Comitato d'Onore, Il Presidente del <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Consiglio_nazionale_dell%27economia_e_del_lavoro" target="_blank">Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro</a> On. Antonio Marzano, il Dott. Stefano Balsamo Managing Director JP Morgan e Presidente del Canova Club.</p> </div> <div style="font-size: 12px; text-align: left;"> <h4 class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Premio R.O.S.A.</strong> <br />(Risultati Ottenuti Senza Aiuti)<br /><strong>Complesso Monumentale <br />Santo Spirito in Sassia<br /></strong><em>Roma 17 Maggio 2010</em></h4> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Anna Lisa Bellini </strong>riceve la targa speciale<em>"Autentico riconoscimento R.O.S.A del Suo straordinario successo frutto oltre che di talento naturale di sacrificio e duro lavoro”.</em></p> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px;" src="https://www.annalisabellini.it/img/consegnadelpremio.jpg" alt="" width="250" height="186" /> <img style="font-size: 12px;" src="https://www.annalisabellini.it/img/carlottagaudioso.jpg" alt="" width="250" height="190" /><strong> <img src="https://www.annalisabellini.it/img/annalisabellini.jpg" alt="" width="250" height="186" /></strong></p> <p class="Stile3" style="font-size: 12px; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 8pt;"><em>Foto1:Premio consegnato <span class="Stile3" style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica,sans-serif; background-color: #eff4fc;">dal Prof. Antonio Pedon</span>e; Foto2: Dott.sa Carlotta Gaudioso</em></span></p> <p>ROMA</p> <p>CANOVA CLUB - Premio “R.O.S.A.” 2010 </p> <p>Anna Lisa Bellini ha ricevuto un importante e prestigioso riconoscimento da parte del Canova Club. La cerimonia di premiazione, svoltasi a Roma la sera del 17 Maggio presso la meravigliosa cornice del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, ha visto Anna Lisa Bellini ricevere una targa speciale, autentico riconoscimento R.O.S.A. La motivazione del premio risiede nello “straordinario successo frutto oltre che di talento naturale di sacrificio e duro lavoro”. Infatti R.O.S.A. è l'acronimo di "Risultati Ottenuti Senza Aiuti", un messaggio importante che vuole premiare la grande determinazione e forza delle donne che, con estremo impegno e tenacia, raggiungono eccellenti risultati in tutti i campi. Il Premio, ideato dalla Dott.sa Carlotta Gaudioso ed istituito nel 2002, segnala ogni anno le donne che sono arrivate al successo "per il valore dei loro talenti e per i risultati acquisiti sul campo". La serata ha avuto ospiti illustri a cominciare dalla madrina Beatrice Marzano,attuale Presidente del Comitato d'Onore, Il Presidente del <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Consiglio_nazionale_dell%27economia_e_del_lavoro" target="_blank">Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro</a> On. Antonio Marzano, il Dott. Stefano Balsamo Managing Director JP Morgan e Presidente del Canova Club.</p> </div>